sabato 16 aprile 2016

«LA PAROLA DI GESÙ È ETERNA.» [Cfr. Luca 12]


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«L'Esortazione Apostolica post-sinodale 
Amoris Laetitia di papa Francesco 
è il frutto di un atto della Volontà di Dio 
o piuttosto dell'umano volere del pontefice? 

Ecco il punto, il segreto per non incorrere in gravi errori. 

In ogni atto di creatura, chiunque essa sia, 
abbiamo non soltanto il diritto, 
ma anche il dovere di verificare se vi concorre in esso 
la Divina Volontà del Creatore anziché esclusivamente quella dell'uomo. 

Ogni nostra azione, fosse anche la più piccola o nascosta, 
verrà rivelata e sottoposta a giudizio innanzi al Giudice Supremo. 
Attenzione pertanto.» 

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Fiat Voluntas Tua 
Luciano Mirigliano 

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*X VOL. 19 GENNAIO 1911

LA PAROLA DI GESÙ È ETERNA. 
GESÙ VUOLE IL SACERDOTE INTANGIBILE DAL LEGAME DELLE FAMIGLIE. LO SPIRITO DEI SACERDOTI DI QUESTI TEMPI: SPIRITO DI VENDETTA, D’ODIO, D’INTERESSE, DI SANGUE. 


    Siccome ho appreso le difficoltà dei sacerdoti, specie sul fatto di rompere del tutto il legame con le famiglie, che era impossibile attuarlo nel modo in cui diceva il benedetto Gesù e che se fosse vero parlasse al Papa, perché lui ha l’autorità di poter comandare a tutti e venire a capo dell’opera, io stavo ridicendo al benedetto Gesù tutto questo e mi lamentavo con Lui dicendogli: 

    “Sommo mio amore, non avevo ragione di dirti: “Vai dai capi a dire queste cose, perché dirle a me, ignorantella, che posso fare?” 

Ed il mio sempre amabile Gesù ha detto: 

    “Figlia mia, scrivi, non temere, Io sono con te, la mia parola è eterna e ciò che non può giovare qua, può giovare altrove, ciò che non si può effettuare in questi tempi, si effettuerà in altri tempi, ma così voglio il sacerdote intangibile dal legame delle famiglie. 

    Ah! tu non sai qual è lo spirito dei sacerdoti di questi tempi, non è per niente dissimile dai secolari, spirito di vendetta, d’odio, d’interesse, di sangue. Or, dovendo vivere insieme, se c’è uno che guadagna più dell’altro e non lascia il guadagno a bene di tutti, ci sarà chi si sentirà anteposto, chi defraudato, chi umiliato, credendo che anche lui sarebbe capace di fare quel guadagno e quindi le risse, i rancori, i dispiaceri e giungerebbero anche alle mani. 

    Te lo ha detto il tuo Gesù e basta, questo punto è necessario, è la colonna, è il fondamento, è la vita, è l’alimento di quest’opera, se potesse andare, Io non avrei insistito tanto. 

    Poi vedi un po’ figlia mia, come sono rozzi ed ignoranti delle cose divine, Io non ho il modo loro di pensare, che vanno lambendo e strisciando dignità, Io, nel comunicarmi alle anime, non guardo alle dignità, né se sono vescovi o papi, ma guardo se sono spogliati di tutto e da tutti, guardo se in loro, tutto, tutto è amore per Me, guardo se si fanno scrupolo di rendersi padroni anche di un solo respiro, di un palpito e, trovandoli “tutto amore”, non guardo se sono ignoranti, abbiente, povere, disprezzate e polvere. 

    Io converto in oro la stessa polvere, la trasformo in Me, le comunico tutto Me stesso, le affido i più intimi miei segreti, la rendo partecipe delle mie gioie e dei miei dolori, anzi, vivendo in Me, in virtù dell’amore, non è meraviglia che siano a giorno della mia Volontà sulle anime e sulla mia Chiesa. 

    Una è la vita loro con Me, uno è il Volere ed una è la luce con cui vedono la verità secondo le vedute divine e non secondo le umane e perciò Io non lavoro per comunicarmi a queste anime e le innalzo al di sopra di tutte le dignità.” 

Poi, stringendomi e baciandomi, mi ha detto: 


    “Figlia mia bella, ma bella della mia stessa bellezza, ti affliggi per le cose che dicono? Non ti affliggere, domanda al padre B., povero mio figlio, quanto ha sofferto per me a causa dei superiori, dei suoi confratelli e di altri, l’hanno perfino dichiarato scemo, incantatore, e si sono sentiti in dovere di penitenziarlo e qual era il suo delitto? 

    L’amore! Sentendo gli altri vergogna della loro vita in confronto alla sua, gli hanno fatto guerra e gli fanno guerra. Ah! come è costoso il delitto dell’amore! Molto costa a Me l’amore e molto costa ai miei cari figli! Ma Io l’amo assai e per quello che ha sofferto, in premio gli ho dato Me stesso e dimoro in lui. 

    Povero mio figlio, non lo lasciano libero, lo spiano dappertutto, ciò che non fanno per gli altri, sperano così di trovare motivo per correggerlo e mortificarlo, ma Io, stando con lui, rendo vane le loro arti, fagli coraggio, ma oh! quanto sarà terribile il giudizio che farò su questi tali che ardiscono malmenare i miei cari figli!” 


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1 commento:

  1. PADRE MICHAEL DEMOLISCE LA TESI DI COCCOPALMERIO E LA VERGOGNOSA FALSIFICAZIONE DELLA “GAUDIUM ET SPES” PERPETRATA DALL’ “AMORIS LAETITIA”

    LA TESI DI COCCOPALMERIO SI POGGIA SU UN FONDAMENTO FALSO: tutto il discorso del Cardinal Coccopalmerio riguardo al capitolo 8 di AL si fonda su un fondamento falso che è la nota 329 della stessa Esortazione apostolica.
    Tale nota infatti riporta una citazione tratta dalla costituzione Gaudium et Spes n. 5; si tratta però di una citazione ALTERATA e pertanto FALSIFICATA (volutamente?).
    L’ AL riferisce quella citazione ad una coppia cosidetta “irregolare”, che vive cioè al di fuori del matrimonio, invece se si va a guardare la Gaudium et Spes, al numero 51, si può agevolmente vedere che essa si riferisce agli sposati, come del resto lascia già intendere il titolo del paragrafo : “Accordo dell’amore CONIUGALE col rispetto della vita”.
    L ‘ Amoris Laetitia, invece, nella nota 329 afferma, sulla scorta di estrapolazione ambigua di Gaudium et Spes, che se ai divorziati risposati «mancano espressioni d’ intimità, “non è raro che la fedeltà sia messa in pericolo e possa venir compromesso il bene dei figli” (Conc . Ecum . Vat . Cost. past Gaudium et Spes 51)».
    La citazione completa del testo conciliare invece, che Amoris Laetitiae e Coccopalmerio si guardano bene dal fare è: «Là dove, infatti, è interrotta l’INTIMITA’ DELLA VITA CONIUGALE, non è raro che la fedeltà sia messa in pericolo e possa venir compromesso il bene dei figli: allora corrono pericolo anche l’educazione dei figli e il coraggio di accettarne altri» .
    Ora l ‘ Amoris Laetitiae, opera una vera e propria SOVVERSIONE perché applica ad una condizione oggettivamente DISORDINATA le qualità proprie dell amore coniugale: intimità, fedeltà, bene dei figli. Sembra insomma che i fautori dell apertura, frugando tra i testi del magistero, niente abbiano trovato se non FALSIFICANDO.

    Padre Michael


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